venerdì 6 giugno 2008

Ecce me

Nessuna meta, nessun porto, nessun sogno.
Gioia
- lei sola -
leggiadra e incosciente
nella pienezza dell’attimo
in cui
è l’onda sonora a invadere i sensi:
non il pentagramma, non lo strumento.
Onda
densa e scivolosa
avvolge due mondi in un’unica
infinita
bolla trasparente.
Si nutre, la nutre.
Non domanda…vive.

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